Maya  Cetkovic

Critica

   

Cetkovic,da sempre  rivolta a indagare il raporto tra materia e spirito, in un'ottica che trascende il dato oggettivo per scoprire le segrete connessioni con una realtà "altra". Rimanda a un concetto chiave nel dualismo cartesiano, ovvero quello di res cogitans, realta psichica dell’ individuo che trova il suo fondamento e la prova stessa della sua esistenza nel pensiero e a cui si contrappone  quello di res extensa, cioè la sostanza fisica sottoposta alle leggi meccanicistiche che rende l'essere umano schiavo dei sensi. La res cogitans è  l'essenza stessa dell'uomo e della sua anima,quella che lo rende libero e  capace di auto determinarsi. Questa sostanza "libera" è ciò da qui tutto proviene e che si esprime nelle più diverse manifestazioni dell'esistente. Letto in questa ottica,il corpo è l'involucro materiale di un'essenza più profonda,invisibile ed eterna,di un energia che permea non solo l'uomo,ma tutto l'universo. Cercare la presenza di questa energia nella vita degli individui e nelle forme della natura è l'intento della Cetkovic,che fa della pittura uno strumento di ricerca artistica e intento prima ancora esistenziale."La tendenza a inserire la figura entro un campo di forze creato quasi unicamente dalle combinazioni e dai contrasti di toni - scrive di lei il critico d'arte Daniela Pronesti -sembra confermare una concezione del colore lontana dal voler restituire la "fisicità" dei dato oggettivo,quanto le tensioni spirituali che intimamente la muovano. Un passaggio,potremo dire,dall'esteriorità       all’ interiorità,dal corpo alle energie spirituali che lo abitano e che prendono forma nelle accentuazioni cromatiche della superficie come nelle pieghe sottili della pelle,organo di senso e filtro tra l'uomo e la realtà esterna".

 

 

Daniela Pronestì  

Maya Cetkovic

Wassily Kandinsky sosteneva che in pittura l’armonia cromatica è data dalla capacità di stabilire “un efficace contatto con l’anima”, intendendo il colore come uno strumento che, svincolato dalla funzione iconica, si configura come equivalente visivo di una profonda necessità interiore. Nei dipinti di Maya Cetkovic il colore non può dirsi del tutto sottratto ai criteri della verosimiglianza e della figuratività, anche se l’uso che l’artista ne fa sembra volto a svelarne più la forza simbolica che l’attinenza naturalistica, soprattutto nella definizione degli sfondi, sempre carichi di una vitalità cromatica che, mentre nega la profondità, agisce sul sentimento e sull’interiorità. La tendenza ad inserire la figura entro un campo di forze creato quasi unicamente dalle combinazioni e dai contrasti di toni, sembra confermare una concezione del colore lontana dal voler restituire la “fisicità” del dato oggettivo, quanto le tensioni spirituali che intimamente lo muovono. Un passaggio, potremmo dire, dall’esteriorità all’interiorità, dal corpo alle energie spirituali che lo abitano e che prendono forma nelle accentuazioni cromatiche della superficie come nelle pieghe sottili della pelle, organo di senso e filtro tra l’uomo e la realtà. Una ricerca pittorica che si nutre, come svelano anche molti titoli dei suoi dipinti, di un misticismo inteso come esperienza che guida l’individuo a confrontarsi con una realtà assoluta, imperscrutabile, altra da sé, alla quale si giunge non per le vie della conoscenza logica ma seguendo i percorsi liberi dell’intuizione e della percezione, quelli che invitano a scoprire nelle manifestazioni visibili della materia le proiezioni invisibili dello spirito. Ecco, allora, che la marcata corporeità delle sue figure altro non è che un segmento di materia vivente che interroga il mistero, un medium attraverso cui lo spessore del vissuto si dissolve in limpida vibrazione dell’anima.

Daniela Pronestì  

Luciano Gasbarri

    Maya Cetkovic   "Una pittrice del tempo nostro"

 Maya Cetkovic è nata a Belgrado-Serbia.  Nel 1989 si è laureata presso la facoltà dell' Arte di Belgrado,nella sezione Pittura.
Dal 1989 vive a Firenze,impegnata pittrice a tutto campo.
Maya Cetkovic sa infondere nelle sue opere un "eleganza del tutto particolare,una luce suggestiva ed una carica vitale e simbolica dei colori che va ad aggiungersi all' armonia compositiva delle forme,delle linee e dei volumi che,nei loro rapporti di espressività,evidenziano un"armonia compositiva di tipo classico e al tempo stesso una sorta di inquietudine metafisica.
I suoi quadri sono le finestre spalancate su una natura incontaminata, interiore ed esteriore,magica pacata.
La forma rappresentativa non scade mai nella pura mimesi della realtà ed  i soggetti sono resi con uno studio puntiglioso dei valori luministici,un marcato gusto per gli impasti densi,stesi con risultati inediti e con spessore poetico,siano essi Figure umane,nudi di donna,angeli,i cui elementi sono  accostati con buon gusto e senso armonico della composizione,opere  incentrate sull' uomo e sulla sua problematica. La figura umana,enigmatica e complessa,è rappresentata come centro e periferia di ogni tensione ed emozione,come individuo ed elemento sociale,come simbolo e come realtà.
Nei suoi quadri la pittrice estrinseca le esperienze,o forse è più opportuno dire,le intuizioni della vita.
Se per ogni artista è fondamentale la ricerca del bello e del vero,per Maya Cetkovic il vero sta
 nell' esperienza personale della vita quotidiana ed il bello nel riprodurre quelle intuizioni percepite dalla realtà ai confini del sogno e della veglia e fissarla sulle tele per riviverla nella sua genuina naturalezza.' Se l"arte è un'attività primigenia dello spirito,non avulsa dal contesto umano e sociale,per Maya Cetkovic l"arte è un rivivere quel patrimonio di sensazioni, di affetti,di contemplazioni.
Rivivere con tutta la carica di drammaticità,con le tensioni della dura realtà, con lo stupore di una scoperta della bellezza,al di fuori di ogni clan o consorteria,in una dimensione"quasi cosmica"realtà e sogno coesistono in Cetkovic naturalmente.
Le sue opere vivono in uno spazio sufficiente a se stesso,e Maya Cetkovic si racconta.

                                                           M=Luciano Gasbarri

                                                           Pluri Acc.co Int.le

                                                                Studio d'Arte "L.G"

 

 

  Andrea Bolognesi

 ....Le figure di Maya,nonostante le apparenze,non hanno solide radici,ma sono emblematiche rappresentazione del dramma dell'uomo sospeso fra corpo e anima,fra materia e spirito,il soggetto di fatto è sempre in bilico fra una fisicità prorompente e una realtà circostante indefinita...

                                         

 

Umberto Putzu

  NEL SOGNO DELLA REALTA  DI  MAYA CETKOVIC

 Maya Cetkovic sviluppa nelle sue opere una fusione fra forma e colore in una continua metamorfosi tra sogno,immaginario e reale.
 L" artista formatasi a Belgrado ma ora naturalizzatasi in Italia, a Firenze,riesce a trasmetterci delle visioni di un mondo "altro",diverso da quello cui siamo abituati a vivere. Un "mondo"realizzato con  rispetto della superficie pittorica,con forte struttura d"insieme e vissuto e vissuto tra esplosioni e rarefazioni di linee,disegni e colori.
Gli stessi titoli delle opere sono percorsi,in parole,di questo cammino tra sogni e misteri,nostalgia e meditazioni. Titoli composti per delineare un territorio dove la creatività si richiama a echi misteriosi.
 "Messaggi dall' al di la",o delinea richiami mitici,simbolici:"Stonehenge".Ma sono le opere più ardite fantasmatiche ad esprimere titolazioni come:"Il suono del labirinto","La morte non esiste","
Trasformazione psichica". Anche i titoli fanno parte della dimensione espressiva dell'artista che in alcune sue opere inserisce volutamente libri,parole, note. Perché  per la Cetkovic non solo non ci sono separazioni,divisioni nette tra mondo reale e mondo del sogno,ma neppure tra tutti quegli elementi che attraversano la sensibilità dell' artista:siano essi oggetti animati,visioni,immagini,ricordi,sensazioni.       La Cetkovic,pur con elementi di classicità,surrealismo e metafisica, ha un assoluto rifiuto di un stile definito perché vive l"arte come un dinamico laboratorio di ricerca. Il suo sguardo coglie la realtà tra
campiture e sfumature di colori,tra armonie e contrappunti d'immagini,in un "epoca in qui la creatività spesso ha bisogno anche di attualità,immagini e simboli. L"armonia delle composizioni e giocata        con attenzione alla luminosità dei colori,che danno luce alle figure in modo intenso,ricordandoci che l'arte è sempre visione insolita, diversa,e non può essere riproduzione del reale.
I colori sono accesi, luminosi,intensi. In alcune opere rossi infuocati con alternanze in rosso cadminio chiaro,planano nel corallo".
 In altre troviamo indaco,verde veronese,giallo zolfo,arancioni intensi fusi con gialli primari,dissolvenze tra il celeste,il bianco e il giallo di Napoli. I suoi nudi hanno il sapore di un  innocenza ritrovata e si            evidenziano per la forte intensità dello sguardo. Sono presenze enigmatiche,testimonianze della nostra epoca nella loro assolutezza:  sembrano eroi mitologici,anche se non hanno nulla di sovrumano, di arcadico. Per noi sono specchi invisibili ma essenziali,sono paesaggi della psiche senza orpelli di simulata interiorità,meditazioni in  forma di nudi.
E i suoi angeli ci "illuminano la via",anche se a volte "cadono"e sono veri come noi ma,con quella consapevolezza della vita distaccata,compassionevole e in continuo divenire,che a noi troppo spesso sfugge.
 L"arte della Cetkovic rappresenta una vita sentita,toccata ma anche fortemente immaginata tra memoria e proiezioni della mente, parlando anche del corpo. Perchè non c'è niente di più spirituale del corpo, quando è in fusione con l'intelligenza e la meditazione del cuore.

    Umberto Putzu

 

     Simone Giordani

 Che sia la sovrana presenza del nudo,un brano di natura o un solido perfetto, ogni forma nei dipinti di Maya nasce da un ricordo o di una visione;e ai colori preziosi e densi di significato è affidato il compito di evocare le emozioni che hanno fatto affiorare quelle forme sulla superficie della tela.

Nascono cosi immagini profondamente liriche che raccontano della fragilità e della forza della natura umana.

                                                                                    Simone Giordani

 

e-mail cetkovic.maya@libero.it


 

Biografia Pittura

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